LE ALTRE STAGIONI 2020_
Le quattro stagioni ai tempi del COVID
Questa nuova creazione del regista e coreografo italo africano Mvula Sungani sottolinea la centralità della sua ricerca basata sulla rilettura e la trasfigurazione del mondo classico e della tradizione italiana. In quest’opera l’autore vuole indagare nuove possibili interpretazioni originali de Le quattro stagioni di Vivaldi e vuole contestualizzarle alle quattro stagioni ai tempi del Covid.
In questo nuovo progetto Sungani per la fase creativa ha al suo fianco l’ètoile internazionale Emanuela Bianchini che firma insieme a lui le coreografie e il m° Erasmo Petringa eclettico musicista partenopeo che firma le musiche originali.
La partitura di Vivaldi fornisce spunti di riflessione interessanti perché il quattro nella numerologia rappresenta la Terra e la concretezza, quattro sono le stagioni, quattro sono gli elementi dello zodiaco, quattro sono i punti cardinali, infine il quattro è un numero palindromo quindi rappresenta ugualianza.
Creando dei parallelismi, durante il Covid le stagioni assumono dei significati simbolici, l’inverno è l’incertezza, la primavera la chiusura, l’estate la libertà e l’autunno la speranza.
La struttura drammaturgica e coreografica come accade nelle quattro stagioni di Vivaldi si articola in “movimenti” che determinano la dinamica delle coreografie. Nell’opera il corpo è punto di partenza e punto di arrivo e tramite la physical dance, linguaggio coreografico contemporaneo, esprime, emoziona ed evoca.
La costruzione musicale parte dalle quattro stagioni interpretate da I Virtuosi italiani sapientemente fuse con le composizioni originali eseguite dal vivo dal m° Petringa che suona alternativamente quattro diversi strumenti fusi con l’elettronica allo scopo di unire la sfera razionale rappresentata dall’opera di Vivaldi a quella irrazionale composta dallo stesso artista partenopeo.
Questa nuova creazione del regista e coreografo italo africano Mvula Sungani sottolinea la centralità della sua ricerca basata sulla rilettura e la trasfigurazione del mondo classico e della tradizione italiana. In quest’opera l’autore vuole indagare nuove possibili interpretazioni originali de Le quattro stagioni di Vivaldi e vuole contestualizzarle alle quattro stagioni ai tempi del Covid.
In questo nuovo progetto Sungani per la fase creativa ha al suo fianco l’ètoile internazionale Emanuela Bianchini che firma insieme a lui le coreografie e il m° Erasmo Petringa eclettico musicista partenopeo che firma le musiche originali.
La partitura di Vivaldi fornisce spunti di riflessione interessanti perché il quattro nella numerologia rappresenta la Terra e la concretezza, quattro sono le stagioni, quattro sono gli elementi dello zodiaco, quattro sono i punti cardinali, infine il quattro è un numero palindromo quindi rappresenta ugualianza.
Creando dei parallelismi, durante il Covid le stagioni assumono dei significati simbolici, l’inverno è l’incertezza, la primavera la chiusura, l’estate la libertà e l’autunno la speranza.
La struttura drammaturgica e coreografica come accade nelle quattro stagioni di Vivaldi si articola in “movimenti” che determinano la dinamica delle coreografie. Nell’opera il corpo è punto di partenza e punto di arrivo e tramite la physical dance, linguaggio coreografico contemporaneo, esprime, emoziona ed evoca.
La costruzione musicale parte dalle quattro stagioni interpretate da I Virtuosi italiani sapientemente fuse con le composizioni originali eseguite dal vivo dal m° Petringa che suona alternativamente quattro diversi strumenti fusi con l’elettronica allo scopo di unire la sfera razionale rappresentata dall’opera di Vivaldi a quella irrazionale composta dallo stesso artista partenopeo.